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Emmanuel Macron preso a schiaffi, agghiacciante scoperta sull'assalitore: non solo il Mein Kampf, cosa nascondeva in casa

Ufficialmente "anarchici", le due persone arrestate dopo l'aggressione al presidente francese Emmanuel Macron nascondo pulsioni politiche decisamente "estreme". Ricapitoliamo: martedì il capo dell'Eliseo era a Drome, per un impegno pubblico, e a un certo punto ha deciso di avvicinarsi alla folla assiepata dietro una transenna. Macron è avanzato da solo, scorta e servizio d'ordine lontani qualche metro. Quindi il faccia a faccia con un giovane, tale Damien Tarel: occhiali, capelli e barba lunghi, lo schiaffeggia brutalmente urlando "Monjoie! Saint-Denis!". 

La formula non è così tanto oscura: si tratta del motto usato in battaglia dagli antichi cavalieri Capetingi, una dichiarazione di intenti e un segnale di quello che scopriranno poche ore dopo gli inquirenti. Tarel, mosso da sciovinismo francese, è anche presidente di un'associazione di arti marziali antiche nel suo paese, Saint-Vallier. Un esaltato che su Instagram ha pubblicato foto vestito da cavaliere medievale, con tanto di spada al fianco. Vivrebbe in casa della madre "in una specie di mondo parallelo fatto di giochi di ruolo e simulazioni di battaglie medievali", spiegano fonti delle indagini. L'altro arrestato è un suo amico, Arthur, accusato di aver ripreso la scena in quello che i due avrebbero organizzato come un vero e proprio tranello mediatico all'odiato presidente.


I due vengono descritti ora come due "emarginati", "disoccupati" ed "entrambi in stato di ebbrezza al momento dei fatti". In casa di Arthur, però, una scoperta un po' più inquietante:  gli inquirenti hanno trovato infatti diverse armi da fuoco e una copia del Mein Kampf di Adolf Hitler, secondo quanto reso comunicato dalla emittente francese CNews. Anche Tarel, però, non sarebbe un semplice "matto" da folklore stile Signore degli anelli. Secondo quanto trapela dalla Procura di Valence, lo schiaffeggiatore di Macron "era attratto dall'estrema destra", su Youtube era abbonato ad influencer come Papacito, che in un video spiega come uccidere un militante di sinistra.

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