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Joe Biden e la droga, "sta pensando al figlio?": la bomba di Dagospia

"Starà mica pensando a suo figlio?". Dagospia usa l'ironia più tagliente per commentare la svolta annunciata dal presidente americano Joe Biden. Il capo della Casa Bianca ha infatti graziato migliaia di persone condannate per possesso di marijuana e intende valutare se toglierla dalla stessa categoria legale dell'eroina. "I precedenti penali per possesso di marijuana hanno portato a inutili ostacoli per l'occupazione, l'alloggio, le opportunità educative" ha detto il presidente democratico, che ha poi citato "le disparità razziali per chi ne subisce le conseguenze mentre i bianchi e i neri e latinoamericani usano marijuana a livelli simili, i neri e i lationoamericani vengono arrestati, e condannati a tassi sproporzionatamente più alti".

Il provvedimento non si estenderà alle persone condannate per spaccio di marijuana, ma ha già generato molte critiche dagli ambienti repubblicani ed è considerato una strizzata d'occhio all'elettorato dei "latinos", un segmento fondamentale che potrebbe permettere ai democratici di limitare i danni alle elezioni mid-term del prossimo novembre. In tutti i sondaggi, i repubblicani vengono dati come vincitori e con una maggioranza salda alla Camera e al Senato. Lo scenario peggiore, per Biden, ridotto ad anatra zoppa in una seconda metà di mandato che si preannuncia difficilissima, tra politica estera e militare e crisi economica globale.

Ma Dago, con una lettera assi maliziosa, lega la misura sulle droghe leggere di Biden ai suoi guai familiari."Nessuno dovrebbe essere messo in prigione per questo", scrive un lettore citando le parole del presidente Usa: "Sta pensando al figlio Hunter?". Il riferimento è al rampollo scavezzacollo di Biden, finito spesso in rehab per la sua dipendenza da droghe e alcol, famoso per le sue intemperanze e gli eccessi sessuali che hanno rischiato di azzoppare la candidatura del padre alla Casa Bianca.


 

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