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Torino, consiglieri leghisti portano via il tappeto per la preghiera musulmana da una sala del Palazzo comunale

Sono entrati nel Palazzo Civico del comune di Torino, hanno arrotolato il tappeto allestito per la preghiera degli ospiti musulmani di un convegno, e se lo sono portato via. Questa la protesta di due consiglieri comunali esponenti della Lega Nord, Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero che non hanno accettato la trasformazione in sala di preghiera di uno degli spazi del palazzo comunale voluta dal sindaco torinese Piero Fassino (che qualche tempo fa ha anche partecipato entusiasta alla festa di fine Ramadan). Affermano infatti: "Non abbiamo niente contro la religione musulmana, ma riteniamo che il Comune di Torino, essendo un luogo laico e istituzionale, non debba avere al suo interno luoghi di preghiera a prescindere dal tipo di religione”. Il caso - Lo spazio di preghiera era stato allestito per il meeting internazionale "Turin modest fashion roundtable”, voluto dalla Città di Torino, e per fermare i due zelanti consiglieri è servito l'intervento delle guardie del Palazzo. Condanne da parte del presidente del Consiglio comunale Giovanni Porcino e da parte del Partito Democratico, che afferma: "Smontare la stanza adibita per qualche ora a luogo di preghiera in occasione di un'iniziativa pubblica è un atto inaccettabile e arbitrario, che parla di intolleranza". I leghisti rispondono: "In occasioni di meeting dove i partecipanti erano di religione cristiana nessuno si è mai preoccupato di allestire una cappella. Se qualcuno vuole pregare Torino ha diversi centri di culto". Il tappeto sarà poi tornato al suo posto per accogliere le preghiere degli ospiti del convegno? Forse, magari con delle puntine verdi nascoste...

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