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Pro-Palestina tentano di sfondare, scontri con la polizia: insulti a Israele, caos a Milano

L'odio rosso vuole manifestare anche nel Giorno della Memoria, nonostante il divieto arrivato da Viminale per decisione di Matteo Piantedosi. Nodo del contendere le manifestazioni, vietate, di oggi, sabato 27 gennaio. Giorno della Memoria, appunto. Per l'occasione, il ministro dell'Interno ha scelto di fermare i cortei pro-Palestina e contro Israele che ormai, dal 7 ottobre in poi, scandiscono i sabati di diverse città italiane.

Nonostante il divieto, però, in diverse città italiane ecco cortei e presidi. Epicentro della tensione Milano, prima per il presidio all'Università statale di Milano, proprio in concomitanza al conferimento della laurea honoris causa a Liliana Segre. Già, l'odio rosso non si ferma nemmeno davanti a lei, sopravvissuta alla Shoah: slogan, accuse a Israele sull'"olocausto sionista", fango sul Giorno della Memoria. E tensione con gli agenti.

Poi, sempre a Milano, gli episodi più gravi in viale Padova, nei pressi di piazzale Loreto, dove diversi manifestanti si erano riuniti in presidio nonostante lo stop ai cortei, invocando il diritto a poter manifestare. I pro-Palestina hanno prima provato ad intavolare una trattativa con le forze dell'ordine, il tutto mentre si levavano cori di insulti e scherno contro gli agenti, oltre ai consueti cori contro Israele. Dunque l'aggressione alla polizia, che ha risposto: i manifestanti tentavano di forzare il blocco, arrivando allo scontro con gli agenti. Il corteo, comunque, restava bloccato in un contesto di tensione crescente. Durante i tafferugli è stato ferito un manifestante che ha riportato un taglio sul sopracciglio. Non solo, perché alcuni contestatori sono stati allontanati con alcune manganellate, dopo aver lanciato agli agenti bottiglie d'acqua e petardi. Questi ultimi sono comunque riusciti a respingere il corteo che ha così fatto dietrofront rinunciando a percorrere via Padova verso la Martesana e tornando verso piazzale Loreto. 

Qui il secondo video degli scontri

Video di Massimo Sanvito

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