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Quirinale, l'appello di Stefano Ceccanti: "Tutelare dal Covid il diritto di voto"

Il vicedirettore di Libero Fausto Carioti intervista per Libero Tv Stefano Ceccanti, professore di diritto costituzionale comparato e deputato del Pd. Per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica, spiega Carioti, serviranno 673 nei primi tre scrutini e 505 a partire dal quarto scrutinio. Ma se a causa del Covid fossero assenti un centinaio di parlamentari, sarebbe un'elezione comunque valida? "La votazione sarebbe comunque valida", spiega Ceccanti, "ma sarebbe falsata. Un conto è avere 673 voti o 505 se a votare sono 1009 grandi elettori, un conto è se a votare saranno 909 0 809. Ai primi tre scrutini non si riuscirebbe in nessun caso a eleggere il futuro presidente, dal quarto in poi accadrebbe con grande difficoltà. Bisognerebbe prevenire questo esito". Roberto Fico, il presidente della Camera, che cosa dovrebbe fare? "Si tratta di allestire un seggio elettorale. Io registro che in alcune regioni i delegati regionali sono votati a distanza, così come succede nel Parlamento europeo. Si potrebbe anche creare un percorso protetto all'interno dell'aula. Bisogna assumere il principio di tutelare il più possibile il diritto di voto". Su quale candidato punterebbe? "Punterei sul candidato riluttante, cioè il presidente della Repubblica Sergio Mattarella". 

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