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Alan Kurdi a Taranto, cosa diceva Salvini ministro a luglio: "Dove li mandiamo", la differenza con Pd-M5s

Come cambiano le cose in pochi mesi. Domenica mattina a Taranto la Alan Kurdi, nave della ong tedesca Sea Eye, è sbarcata a Taranto con 88 migranti a bordo, senza clamori. D'altronde, il governo di Pd, M5s e Renzi ha dato ufficialmente il via libera alla nuova ondata di sbarchi, non ostacolando più l'attività delle ong (anche quando alimentano più di un sospetto) e di fatto riaprendo i porti dopo 14 mesi di linea dura. I decreti sicurezza varati da Matteo Salvini sono ancora in vigore, ma disattesi da tutti i ministri competenti, a partire da quella dell'Interno Luciana Lamorgese. Leggi anche: "Viminale Ministero dell'invasione". Il deputato della Lega accoglie così la Alan Kurdi a Taranto Appena lo scorso luglio, prima della crisi, al Viminale c'era Salvini. E quando la Alan Kurdi chiese di sbarcare a Lampedusa, il leader della Lega rispondeva così: "Io non autorizzo niente, piuttosto li portiamo in autobus dentro l'ambasciata tedesca, non siamo una discarica". Sondaggi alla mano, la maggioranza degli italiani la pensano ancora così. Il fatto curioso è che al governo non li ascolta più nessuno. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev    

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