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Gianluigi Paragone, il vicepresidente M5s alla Camera: "Sia coerente, dimissioni e se ne vada"

Mentre Beppe Grillo si presenta a Roma per cercare di ricompattare e ridare un senso al Movimento 5 stelle, i grillini continuano a scannarsi tra loro. Gianluigi Paragone è nel mirino dei colleghi di partito per aver attaccato Luigi Di Maio, del quale non riconosce più la leadership. "Il senatore Paragone, sin dal post voto delle elezioni europee, si è allontanato dalle posizioni del M5s e si è avvicinato sempre di più a quelle dell'opposizione. Dai nostri iscritti abbiamo ricevuto il mandato chiaro di sostenere questo esecutivo guidato da Giuseppe Conte". Mentre Paragone, continua il vicegruppo grillino alla Camera Riccardo Ricciardi, "non rispetta né loro, né tutti gli altri portavoce in Parlamento che lavorano per l'esclusivo interesse dei cittadini. Continua a provocare: ha votato contro la manovra che ha evitato, tra le altre cose, 23 miliardi di aumento dell'Iva, e da ultimo, è arrivato anche l'attacco al capo politico Di Maio. Perché non si dimette? Sia coerente, almeno per una volta e, come aveva annunciato di fare quest'estate, lasci il Parlamento". "Io non riesco a convincere nessuno, se una persona cambia idea può farlo", dirà poi Grillo davanti alle telecamere in merito ai fuoriusciti dai Cinque Stelle. E ancora: "Non sono qui per rasserenare nessuno, sono qui per conoscere. Tanta gente non l'ho mai vista né conosciuta".  

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