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Luigi Di Maio, il Movimento lo salva dai rimborsi: "Non va considerato in ritardo". Che fine fanno gli altri?

Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda dei rimborsi all'interno del Movimento 5 Stelle. Prima le dichiarazioni di Gianluigi Paragone, che ha fatto nomi e cognomi dei colleghi che non hanno versato neanche un euro nel 2019, poi la comunicazione ufficiale sul blog grillino che invita tutti i parlamentari morosi a mettersi in regola entro il 31 dicembre. Adesso sul sito tirendiconto.it spunta all'improvviso un messaggio che giustifica Luigi Di Maio e gli altri 118 rappresentanti del M5s che non rimborsano da agosto: "Ad oggi i portavoce devono aver completato la rendicontazione fino al mese di agosto 2019, i mesi successivi non sono da considerarsi come ritardo". Per approfondire leggi anche: "Così i grillini fanno pagare agli italiani le loro spese private" A questo punto le cose sono due: o quei pochi che sono in regola anche con settembre, ottobre e novembre sono troppo onesti oppure i vertici stanno cercando di coprire il capo politico e oltre un terzo dei parlamentari grillini che sono fermi ad agosto. In questo modo per loro decade l'obbligo di mettersi in regola entro il 31 dicembre, restringendo il campo dei morosi a 103 tra deputati e senatori. Comunque tanti: che cosa ne sarà di loro? Lo scopriremo nella prossima puntata della telenovela rimborsi. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev. Nel video Gianluigi Paragone fa l'elenco di chi non rendiconta nel M5s

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