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Lucia Borgonzoni e Salvini, l'assist dal Pd. Retroscena bomba: "A Zingaretti non conviene vincere in Emilia"

Il sospetto è clamoroso. Sotto sotto, A Nicola Zingaretti non spiacerebbe che in Emilia Romagna vincesse Matteo Salvini. A buttarla lì, maliziosamente, è il Tempo diretto da Franco Bechis. Il motivo? La discesa in campo a fianco del governatore uscente Stefano Bonaccini di un peso massimo del Pd come Beppe Sala, che però di fatto gioca una partita a sé rispetto al segretario dem. Leggi anche: "Non sa neanche da che parte è girata". Sala, insulti alla Borgonzoni Di più: il sindaco di Milano, esponente di quell'ala dem pragmatica e meno ancorata al passato della Ditta, potrebbe sfruttare la conferma di Bonaccini come un trampolino per la propria scalata personale al Nazareno. Per questo, riporta un retroscena del quotidiano della Capitale, "dalle parti di Zingaretti, c'è chi domanda se 'a noi conviene davvero una vittoria di Bonaccini'". In quel caso, infatti, potrebbe nascere il "partito del Nord" degli amministratori dem, che avrebbe come obiettivo post-regionali quello di "insidiare la segreteria di Zingaretti. E a Roma vedere il primo cittadino milanese con ambizioni governative ad alcuni fa venire l'orticaria". Uno scenario che, ovviamente, fa sfregare le mani a Lucia Borgonzoni, la candidata leghista alla presidenza dell'ultima roccaforte rossa rimasta.  Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Salvini su Bonaccini: "Si vergogna del Pd? Problema suo"

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