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Scandalo Mose, Giancarlo Galan nel 2010: "Questo progetto mi ripaga ampiamente"

Il più convinto sostenitore e difensore del progetto del Mose è stato certamente Giancarlo Galan. Lo è stato da anni, come racconta il video dell'Agenzia Veneto Notizie (organo della giunta regionale veneta), almeno dal 2010 quando da presidente della regione Veneto commentava con soddisfazione la costruzione delle prime cerniere alla base della tecnologia del Mose. Era il 18 marzo, Galan già sapeva che non avrebbe corso alle successive regionali: un mese dopo Luca Zaia gli succederà alla presidenza della regione, lui prenderà il suo posto come ministro dell'Agricoltura per il govherno Berlusconi. Ampiamente ripagato - "Dopo anni di polemiche, di parole, di idiozie, se mi è consentito - raccontava al microfono l'allora governatore Galan - di efferate balle raccontate per rallentare quella che oggi possiamo definire, ma potevamo farlo anche ieri, come l'opera di ingegneria idraulica più avanzata della storia dell'umanità". Non era proprio in campagna elettorale Galan, ma l'entusiasmo per sostenere l'opera non gli mancava, fino a farsi sfuggire anche un passaggio che suona come una gaffe alla luce dei sospetti di oggi su regalie e tangenti che avrebbe intascato sugli appalti del Mose, un progetto realizzato per: "Difendere la città più bella del mondo, Venezia. E questo - aggiunge - mi ripaga di tutte le sofferenze, di tutte le fatiche". Momento nostalgia - Nel suo discorso, Galan premeva sul pulsante dei sentimenti, anche se del progetto dopo più di vent'anni si era realizzato il primo passo: "solo questo dovrebbe lasciarci emozionati e soddisfatti per quello che siamo riusciti a fare, lì fuori in un'azienda a Selvazzano, a pochi chilometri da dove sono nato, con tutti i prodotti in larghissima misura di questa terra. Questo è la prova, è il premio, è il simbolo di quello che siamo riusciti a costruire dal dopoguerra, ma soprattutto negli ultimi trent'anni, il simbolo della nostra imprenditoria, della capacità di innovare, dell'essere davanti a tutti di fronte al mondo". Contributo non irrilevante - Galan in una brevissima nota si è dichiarato estraneo alle accuse che lo vedrebbero destinatario di uno "stipendio" di almeno un milione di euro l'anno dalle aziende vincitrici di appalti per il Mose. La procura di Venezia ha chiesto per lui gli arresti domiciliari, ora sarà la Camera a esaminare la richiesta. Nel 2010 da governatore si dichiarava "orgoglioso" anche per aver dato "un contributo credo non irrilevante, modestamente non irrilevante, è qualcosa - aveva ripetuto - che mi ripaga ampiamente anche nei momenti meno felici di quest'ultimo periodo".

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