In senato si parla di "nazisto" e scorregge
Uno va a pensare che al Senato si parli di spending reviw, di legge di stabilità, di tagli alle tasse, di crisi siriana. E invece no: si parla di "nazisto" e di scoregge. E nella stessa seduta. Apre le danze il senatore forzista Malan, che si scusa per un insulto rivolto alla collega dei 5 Stelle Paola taverna. Ma lei non ci sta. E non per una questione di principio, ma perchè quell'insulto era "femminile" (nazista finisce così e alle elementari le hanno insegnato che molte delle parole che finiscono in "a" sono femminili). Insomma, la Taverna ne fa una questione di discriminazione di genere. se Malan le avesse dato della "nazisto", evidentemente, sarebbe stata tutta un'altra storia... Stessa seduta, poco dopo: prende la parola il senatore Vincenzo D'Anna dei Gal. Che si dice infastidito da Vito Crimi. Posizione di per sè legittima. Ma ecco il motivo: le "scorregge" cui Crimi alludeva nel suo posto su facebook prendendo in giro il "Silvio non mollare" di manifesti pro-Cav. Il presidente Grasso mita a far spallucce