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"Pensano che siamo pazzi": referendum, Di Maio sbrocca contro chi sostiene il "No"

Luigi Di Maio le tenta tutte per convincere gli italiani a votare Sì al referendum del 20 e 21 settembre sul taglio dei parlamentari. Innanzitutto attacca i fautori del No: "Quelli del No dicono che è un taglio della democrazia perché verrebbe a mancare la rappresentatività, ve lo stanno dicendo le stesse persone che per farsi eleggere si sono dovute candidare in un collegio lontano migliaia di chilometri da casa loro, perché nel loro territorio non avrebbero preso mezzo voto".

Poi passa ai dati, prendendo a esempio i casi di diversi Paesi. Menziona la Germania, con 700 parlamentari eletti per 83 milioni di abitanti, la Francia con 600 parlamentari eletti per 66 milioni di cittadini, il Regno Unito con 650 parlamentari eletti per 66 milioni di britannici, gli Usa con 535 parlamentari eletti che rappresentano 330 milioni di cittadini americani. E infine pone l'accento sull'Italia che, con 60 milioni di cittadini, ha 945 parlamentari eletti.

A questo punto l'ex capo politico si rivolge direttamente ai sostenitori del No e rivolge loro una domanda: "Se il taglio dei parlamentari ci rende meno democratici come dite, allora vuol dire che anche Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno molti meno parlamentari, sono dei Paesi non democratici?".

Ecco perché secondo Di Maio, è ridicolo dire che un Parlamento con meno parlamentari eletti sia un Parlamento meno democratico. "Allora siamo tutti pazzi, anche i costituzionalisti, i giuristi, i docenti universitari che ci danno ragione sono pazzi", ha concluso.

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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