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"Contagi in drastica salita, dovevamo chiudere": stop alla cultura, Franceschini si giustifica così

Anche Dario Franceschini deve fare i conti con le critiche. Il nuovo Dpcm per fermare il coronavirus ha mandato su tutte le furie il mondo dello spettacolo e così il ministro per i Beni e le Attività culturali ha dovuto replicare: "La curva dei contagi è in drastica salita, chiudere era necessità per ridurre mobilità delle persone. Prima si interviene con misure le più drastiche possibili, prima si interrompe più facilmente, si blocca la crescita esponenziale della curva dei contagi. Per questo la chiusura delle attività dove si ritrovano molte persone non è stata legata a una scelta gerarchica, di importanza. La motivazione che ha portato a chiudere tutte le attività dopo le 18 è esattamente questa: ridurre la mobilità e prima si interviene prima si può cambiare l'andamento di quella curva". Poi il piddino ha promesso: "Il mio impegno è che ci sia un nuovo contributo per i lavoratori dello spettacolo che devono prendere gli aiuti". 

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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