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Matteo Salvini striglia gli alleati: "Non ci si può distinguere ad ogni occasione per un po' di visibilità"

Parla da leader a tutto tondo, Matteo Salvini, in un'intervista al Corriere della Sera che sembra marcare una sorta di cambio di passo. "Ho proposto a Giuseppe Conte di incontrarci nei prossimi giorni. Per dirgli che noi ci siamo. Siamo disponibili al dialogo", premette il leader della Lega. Dialogo "su tutto, anche sull'utilizzo delle risorse del Recovery Fund", aggiunge. Dunque, la stoccata agli alleati: sono d'accordo? "Agli alleati dico che un'opposizione unita ottiene. Ma per essere uniti, le decisioni della coalizione vanno prese a maggioranza", premette. E quando gli chiedono di chiarire il significato di queste parole, Salvini aggiunge: "Ho fatto presente che un'alleanza è tale se tutti quanti accettano le decisioni comuni. Non è che per un po' di visibilità ci si distingue ad ogni occasione". L'episodio che le ha dato più fastidio? "Lasciamo perdere", taglia corto il leader del Carroccio. Ma non è difficile cogliere nelle sue precedenti parole un riferimento ambivalente. A Silvio Berlusconi e Forza Italia, per le recenti aperture al governo Conte (e per il balletto sul Mes). Ma anche a Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, con il loro "no" alla collaborazione con Conte ("no" maturato dopo le innumerevoli mani teste che sono state respinte).

Nel video (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) Salvini chiede dialogo a Conte in aula

Insomma, Salvini vuole un cambio di passo: della Lega e di tutti gli alleati. Però, sul premier, non risparmia critiche. Quando gli chiedono su quale punto insisterà con il presidente del Consiglio, risponde: "Quello su cui ancora da Conte non c'è stato alcun tipo di riscontro, e mi dispiace, è il tema della scuola. Il governo prevede di riaprire tutto il 7 gennaio, ma l'apertura di settembre ha avuto parte in causa non piccola nei nuovi contagi. La soluzione è meno alunni nelle classi, coinvolgendo le scuole private, stabilizzazione degli insegnanti precari e riorganizzazione dei trasporti pubblici", conclude Salvini.

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