Roma, (askanews) - Nel magnifico sito di Ostia Antica, dopo 4 anni di lavoro, riaprono al pubblico 187 ambienti restaurati posti sulla sinistra della strada principale, il Decumano, per rivivere la vita quotidiana della città portuale romana nel II secolo d.C. Gli edifici restaurati sono quelli che accompagnano il visitatore appena superato l'ingresso antico di Porta Romana e si susseguono per un terzo del Decumano. Alla cerimonia di riapertura al pubblico ha partecipato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini: "La nostra idea è, dopo aver recuperato una grande credibilità di fronte all'Europa e al mondo con il superamento della crisi e il rilancio di Pompei di impostare con l'Ue un piano per avere risorse che consentano di fare permanentemente la manutenzione, la valorizzazione di questo sito straordinario e unico al mondo". Restaurati i paramenti dei setti murari e ridato vigore a strutture emerse dagli sterri dei primi del'900 e del '39-40'. Il Decumano attraversava l'intera Ostia per una lunghezza totale di circa 2 chilometri. Restaurati anche i 31 ambienti nei quali si articolavano le Terme dell'Invidioso, che conservano ampi mosaici con figure marine. Si riaprono al pubblico 13mila metri quadrati di edifici restaurati con 1,8 milioni di euro. Mariarosa Barbera, direttrice del Parco archeologico: "E' la parte delle memorie sacre, dei tempietti, del monumento, di un grande benefattore di Ostia. È una parte fondamentale di Ostia perché è il cuore che noi abbiamo sfogliato in tutte le sue fasi storiche".
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