A Gaza si attende Biden, senza aspettative per i palestinesi
Milano, 12 lug. (askanews) - Una visita dalla quale il popolo palestinese si attende poco. Alla vigilia dell'arrivo di Joe Biden in Medio Oriente, dal 13 al 15 luglio, a Gaza regna la rassegnazione. Non sarà questo presidente americano a cambiare le sorti dei palestinesi.
"È una continuazione dell'egemonia americana su tutto. Cosa ci aspettiamo da Biden? Forse ci saranno alcune strutture legate ai permessi di lavoro in Israele e al supporto dell'autorità. Ma, Biden fermerà gli insediamenti? Mai!", dice sconsolato Emad Arafa, residente di Gaza.
"Questa visita serve principalmente a Israele - aggiunge Riyad Anbar - Non è per la causa palestinese, o per i palestinesi. Pertanto, non possiamo fare affidamento sugli Stati Uniti. È per il bene di normalizzare le relazioni tra Israele e i paesi arabi e il principale beneficiario è Israele, non i palestinesi".
Questo il pensiero della popolazione di Gaza. Ma la sostanza non cambia nemmeno dando la parola al portavoce di Hamas, Hazem Qasem: "È chiaro che la visita di Biden nella regione servirà solo gli interessi israeliani e la sua politica espansionistica nella regione. Tutte le precedenti esperienze, persino gli annunci dell'amministrazione statunitense, affermano che questa visita non servirà i diritti e gli interessi dei palestinesi. Al contrario, la visita serve a rafforzare il fronte unito nella regione contro le forze di resistenza".