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Banche, CBI: continua la transizione verso l'Open Finance

Roma, 23 mar. (askanews) - L'Open Finance, l'innovazione aperta in tutte le componenti del mondo finanziario, è una realtà in fase di consolidamento a livello internazionale ed europeo: ad oggi, oltre 40 paesi hanno avviato iniziative in tale ambito. On Europa lo scorso anno, il numero di Third Party Provider registrati è notevolmente aumentato con un incremento del 12% rispetto al marzo 2021, insieme al numero di iniziative messe in atto dalla Commissione Europea per potenziare i servizi e i modelli di business basati sulla condivisione dei dati, a partire dal settore dei pagamenti.

E' quanto evidenzia "The Global Open Finance Report", presentato da CBI, società che sviluppa in ecosistema, per banche e fintech, infrastrutture e servizi innovativi in ambito di pagamenti digitali, che sono poi offerti alla clientela finale, come imprese, cittadini e Pubblica Amministrazione e PwC Italia, per fornire un quadro completo dello stato dell'arte dell'Open Banking e dell'Open Finance, evidenziandone trend ed evoluzioni future sul mercato nazionale ed internazionale.

Un realtà, quella dell'Open finance in rapida evoluzione come conferma Liliana Fratini Passi, Direttore Generale CBI: "Siamo in un momento di grande trasformazione dove gli ecosistemi contribuiscono enormemente alla valorizzazione e al dialogo, da un lato nella condivisione delle infrastrutture, ma soprattutto, aiutati da queste nuove tecnologie, che sfruttano le chiamate API a mettere anche a disposizione di clienti di banche, di terze parti, servizi a valore aggiunto che aiutano le imprese e il cittadino ad avere ad esempio accesso non solo a conti ma ad avere la visione completa sulla propria situazione finanziaria, piuttosto che avere assicurazioni istantanee o avere la possibilità di una profilazione migliore, proprio perché il soggetto assicurativo o finanziario può valutarci sulla base di altri elementi messi a disposizione da banche, da intermediari finanziari. Questo presuppone collaborazione noi come azienda proprio lavoriamo alacremente".

In tale contesto, CBI è impegnata ad accelerare il passaggio dall'Open Banking all'Open Finance, investendo in innovazione tecnologica integrata e sostenibile, nonché in competenze digitali, come prosegue Liliana Fratini: "Noi come azienda ci posizioniamo anzitutto con il ruolo di industry utility e azienda che serve il sistema finanziario, tutte le banche, tutti gli intermediari da più di 20 anni nella costruzione di piattaforme collaborative per l'offerta di servizi digitali di pagamento e connessi alla filiera di pagamento da parte della banche verso pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini. Noi in questo percorso negli ultimi quattro anni stiamo proprio accompagnando la trasformazione dell'Open banking verso l'Open Finance, creando da un lato servizi innovativi che aiutano le banche proprio nell'implementazione del sistema Open finance, ma creiamo proprio le condizioni affinché vi siano le opportunità di offrire servizi secondo la logica dell'economia della rete".

CBI è una società partecipata da circa 400 banche e altri intermediari. Gli investimenti delle banche italiane in servizi commerciali mostrano un tasso di crescita annuo del 23% e hanno raggiunto un valore medio per banca di quasi 1 milione di euro.

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