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Giovanni Tria: "Manovra responsabile, ma abbassare i toni con l'Europa". Si schiera con Roberto Fico

Difende la manovra ma riserva una stoccata ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Questo, in sintesi, l'intervento di Giovanni Tria in audizione alla camera sulla nota di aggiornamento del Def. Parlando del testo varato in CdM e nei fatti bocciato dalla Commissione europea, Tria sottolinea che "essere coraggiosi non vuol dire essere irresponsabili". Dunque, aggiunge che "i risultati di crescita non hanno consentito nel passato decennio di diminuire il debito pubblico che è aumentato anche in rapporto al Pil". E ancora: "A questo punto il governo si è posto l'obiettivo di ridurre sensibilmente, entro i primi due anni di legislatura, il divario di crescita con l'Eurozona e conseguire una prima diminuzione significativa del rapporto debito Pil nell'arco del prossimo triennio". Leggi anche: Enzo Moavero Milanesi, un "agente segreto" nel governo E dopo la carota, il ministro dell'Economia usa il bastone. Parlando dei rapporti con l'Europa, spiega che la strategia di sostegno alla crescita va perseguita "al di là delle regole europee", ma poi aggiunge di essere d'accordo con il presidente della Camera, il grillino Roberto Fico, sulla necessità di "abbassare i toni" nei rapporti con Bruxelles. Chiaro il riferimento alla battaglia ingaggiata da Salvini e Di Maio. "Come è noto la Commissione Ue ha espresso preoccupazione circa la modifica del percorso programmatico. Ora si apre una fase di confronto costruttivo con la Commissione che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del governo delineata dalla manovra. In questo confronto costruttivo voglio dichiarare il mio accordo con il Presidente della Camera, sulla necessità di abbassare i toni", ha concluso Tria. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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