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Matteo Salvini, schiaffo morale a Di Maio: "Cosa serve all'Italia". Perché sacrifica Siri, piano pigliatutto

"I processi si fanno in tribunale, ma all'Italia serve un governo". Matteo Salvini commenta così la revoca delle deleghe al sottosegretario leghista alle Infrastrutture Armando Siri, annunciata dal premier Giuseppe Conte prima del CdM e dribblando così un pericolosissimo voto che avrebbe spaccato definitivamente Lega e M5s. Leggi anche: "Perché ho fatto fuori Siri". Conte, la vergogna forcaiola Ma il leader leghista non rinuncia a qualche nota polemica contro Luigi Di Maio e gli alleati grillini: "Ritengo ci siano 60 milioni di presunti innocenti fino a prova contraria. Per quello che mi riguarda però abbiamo talmente tante cose da fare che niente mi fa cambiare idea sul fatto che l'Italia abbia bisogno di un governo". Tra queste cose da fare, due misure-bandiera per il Carroccio come la flat tax (caldeggiata proprio da Siri con un dossier già pronto) e la legge sulle autonomie regionali. E a chi tra i 5 Stelle (tutti) lo incolpava di difendere un indagato, Salvini replica serafico: "Prendo atto del fatto che Virginia Raggi (sindaca grillina di Roma, ndr) è indagata da anni ed è al suo posto. I nostri candidati sono specchiati. Se ci sono colpe di serie A e colpe di serie B, presunti colpevoli di serie A e di serie B.... a casa mia se uno vale uno, inchiesta vale inchiesta". Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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