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Matteo Salvini gelato da Giorgetti: "Decreto sicurezza, oggi niente CdM". Il sospetto su Conte

"Sto tornando a Roma per questo". Fulmine a ciel sereno per Matteo Salvini. Il leader della Lega, dopo una mattinata a Bari, si dice fiducioso per l'approvazione-lampo del Decreto Sicurezza Bis, stoppato lunedì sera in un tesissimo CdM e modificato in corsa ieri al Viminale. Si parla di una riunione a Palazzo Chigi già in giornata: "Sono pronti 18 articoli limati e controllati da me, le coperture ci sono", assicura il ministro degli Interni a Un giorno da pecora, su Rai Radiouno. Ma poco dopo, parla il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti, l'uomo che in teoria rappresenta la cinghia di collegamento tra Salvini e il premier Giuseppe Conte. E lo gela: "Non mi risulta che si sia oggi un CdM. Non è stato convocato, mi pare che ci sono ancora dei passaggi procedurali significativi".  Leggi anche: "Così non si può andare avanti". Giorgetti, avvertimento a Di Maio I tempi, per il decreto bandiera di Salvini che chiama in causa soprattutto migranti e Ong, si allungano dunque. La speranza nella Lega (che va a braccetto col sospetto) è che da Conte e Luigi Di Maio non ci sia ostruzionismo per evitare l'approvazione prima delle elezioni europee. "Il governo continua al 100% dopo le elezioni ed è falso che non ci parliamo più con Di Maio - rassicura comunque Salvini il suo alleato -. Con lui sentiamo, messaggiamo, whatsappiamo e ci vediamo al Consiglio dei Ministri". Sul clima in cui avvengono questi incontri, forse è meglio sorvolare. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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