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Dedicata alla sclerosi la seconda edizione di #afiancodelcoraggio

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Roma, 19 ott. (AdnKronos Salute) - La sclerosi multipla è la patologia a cui è stata dedicata la seconda edizione del premio letterario #afiancodelcoraggio, promosso da Roche. In un mondo brutalizzato dall'orrore dei femminicidi, si premia il coraggio degli uomini che ogni giorno sostengono e accompagnano le donne in lotta contro la malattia. Quest'anno, oltre alla giuria tecnica, i racconti che concorreranno saranno sottoposti anche a quella popolare che potrà esprimere le proprie preferenze con un like. Il concorso è stato lanciato ieri a Castel Sant'Angelo, alla presenza della nuova giuria. "Ogni anno cerchiamo di sensibilizzare la comunità su una malattia differente, nella passata edizione i tumori femminili, in questa la sclerosi multipla - commenta Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche in Italia - ma non ci accontentiamo di cambiare il tema del premio, vogliamo cambiare per sempre la lente attraverso la quale guardiamo alla malattia. Siamo abituati a pensare a uomini che fuggono di fronte alla difficoltà, il che è spesso vero, ma ve ne sono tanti che invece decidono di rimanere e lottare. E' a loro che ci rivolgiamo". De Cicco paragona la diagnosi di un tumore femminile a uno "tsunami che travolge la vita delle persone colpite e di chi sta loro accanto, quella di sclerosi multipla, invece, bisogna immaginarla come una marea che cresce lentamente, la vediamo salire, in modo inarrestabile, e alla fine ti prende anche il respiro. In questo caso, si è portati a scappare ancora di più perché sai che quel destino è irreversibile". Il concorso scade il 31 gennaio 2018 ed è rivolto agli uomini che hanno vissuto o stanno vivendo accanto a una donna che affronta la sclerosi multipla. La storia che vincerà si trasformerà in uno spot che sarà proiettato nelle sale cinematografiche italiane ad ottobre del 2018. Alla presentazione del concorso erano presenti anche due donne affette da sclerosi multipla che hanno raccontato la loro storia di coraggio. Pinda Kida è una stilista originaria del Mali che vive a Roma da quando aveva 2 anni. Aveva 25 anni quando le è stata diagnosticata la sclerosi: "Ero confusa e terrorizzata, ma la malattia mi ha avvicinato a quella che credo sia la vera essenza della vita", racconta. Pinda paragona la sclerosi "a una abito stretto, che porto cucito addosso e che non posso togliere". Ha raccontato la sua storia anche Simona Anedda, una donna romana a cui stata diagnosticata la malattia nel 2012 e dal 2014 vivere su una sedia a rotelle. Nonostante ciò, non ha abbandonato la sua più grande passione: viaggiare. "Non sopportavo l'idea che venisse a mancarmi la libertà, l'indipenza. Anche se mi avevano consigliato di stare a riposo, ho deciso di partire - racconta Simona - Stare a casa mi faceva soffrire perché pensavo continuamente al mio stato. Ci sono stati brevi momenti in cui ho visto dei segnali di miglioramento: piccole grandi cose come afferrare una bottiglietta o mettere un elastico nei capelli. Le persone che ci stanno accanto - spiega - diventano le nostre gambe e le nostre braccia, sono parte di noi". La sclerosi multipla è una patologia invalidante che interessa 2,5 - 3 milioni di persone in tutto il mondo e circa 114.000 in Italia. Colpisce in prevalenza le donne, con un rapporto di due a uno rispetto agli uomini e viene diagnosticata più frequentemente alle persone tra i 20 e i 40 anni, costituendo la principale causa di disabilità non traumatica nei giovani. Il premio si pone, quindi, l'obiettivo di mandare un messaggio positivo a coloro che convivono con gravi patologie ad 'alto impatto' sulla vita quotidiana, facilitando al contempo una maggiore conoscenza e comunicazione anche verso chi gli sta accanto.

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