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Isis, gli Stati Uniti all'Italia: "Non pagate il riscatto per gli ostaggi"

Ignazio Stagno
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La domanda è sempre la stessa: bisogna pagare il riscatto per gli ostaggi? Dopo la terza decapitazione in un mese da parte dell'Isis in Italia cresce l'apprensione per la sorte di Vanessa Marzullo e Greta Ravelli, le due giovani cooperanti rapite lo scorso 31 luglio alla periferia di Aleppo, e di padre Paolo Dall'Oglio, scomparso oltre un anno fa a Raqqa. "Padre Paolo Dall'Oglio è vivo e sta bene - ha detto l'intellettuale damasceno Michel Kilo al Corriere della Sera - si trova in una prigione posta nelle vicinanze della cittadina siriana di Raqqa e controllata da militanti iracheni dello Stato Islamico". Obama contro i riscatti - Intanto Gran Bretagna e Stati Uniti criticano gli alleati che usano la linea "morbida" per gli ostaggi cedendo alle richieste di denaro dei rapitori. Secondo una recente inchiesta del New York Times il business dei sequestri sarebbe la principale fonte di finanziamento ad esempio per al Qaida, con 125 milioni di dollari versati solo nel 2008. Solo una settimana fa Barack Obama avrebbe espresso tutta la sua frustrazione e irritazione nei confronti della Francia. "Hollande dice che neanche la Francia paga, ma in realtà lo fa", avrebbe confidato ai suoi il presidente americano. E alla Casa Bianca risponde il sottosegretario agli Esteri Mario Giro: "La politica dell'Italia è di non abbandonare nessuno e prova a fare di tutto per i suoi ostaggi - ha detto il sottosegretario agli Esteri Mario Giro - ma utilizzando mezzi leciti e possibili". I precedenti -  Nei giorni scorsi Panorama ha riferito ldi un presunto riscatto da 6 milioni di dollari pagato dal governo italiano per liberare lo scorso maggio Federico Motka, il cooperante rapito nel 2013. Un'operazione segreta che probabilmente è passata dalla Turchia: i servizi italiani avrebbero chiesto aiuto agli 007 turchi per il pagamento del riscatto. Anzi, sarebbero stati gli agenti dell'intelligence turca, racconta Panorama, a consegnare materialmente i contanti in cambio dell'ostaggio italiano. Sul caso della liberazione di Domenico Quirico, a gennaio la rivista americana Foreign Policy aveva parlato di un riscatto di tre milioni di euro pagato dall'Italia attraverso un negoziatore. Ora lo "schema" potrebbe ripetersi per Greta, Vanessa e padre Dall'Oglio. 

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