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Pedofilia, Londra trema. Il dossier bomba sta per esplodere sul Parlamento

Mirko Mazzola
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Torna a far ombra su Londra, la minaccia del Dossier Dickens, che si suppone essere conservato in un archivio classificato della Biblioteca Bodleiana all'università di Oxford. Il documento degli anni Ottanta, formato da circa 114 file che rivelerebbero gravi casi di pedofilia a Westminster e che è andato perduto una trentina di anni fa, potrebbe essere reso pubblico in questi giorni. Ciò che fa tremare Londra è soprattutto la lista contenente almeno 16 nomi di parlamentari, funzionari di polizia, presidi di scuole ed esponenti del clero. Dopo lo scandalo del dj della Bbc, Savile, che ha molestato 200 persone in 50 anni, questo potrebbe essere il secondo più grande caso di pedofilia che scuote il Regno Britannico. Il caso - Sembra la trama di un thriller alla Umberto Eco. Anno 1984 una lista contenente almeno consegnata all'allora ministro dell'interno Lord Brittan, dal parlamentare Geoffrey Dickens, sparisce misteriosamente. Tempo dopo Barbara Castle, ex baronessa del partito laburista, in possesso di una copia, rilasciò quest'ultima al giornale locale, Bury Messanger affinché raccontasse la storia. Il dossier però fu, come asserisce il giornalista che ne prese possesso, requisita dai servizi segreti. Il premier britannico David Cameron, qualche mese fa ordina di avviare una inchiesta interna che faccia luce su questa vicenda. Ora, un'altra copia o forse la stessa sembra esser spuntata fuori nella sopracitata Biblioteca, seicento anni di storia, una delle più antiche del mondo dove viene conservata una copia di ogni opera pubblicata nel Regno Unito. Sembrava un passo avanti , eppure il mistero si infittisce. Infatti la settimana scorsa annuncia le sue dimissioni, prive di alcuna spiegazione, Fiona Woolf, la responsabile della commissione d'inchiesta voluta dallo stesso Cameron. I misteri - L'unico nome palpabile per il momento è quello di Leon Brittan, il quale afferma di aver seguito la procedura consegnando il dossier, ricevuto nel 1983, ai suoi funzionari e parlando di alcune delle accuse che erano contenute con esponenti della magistratura. A rendere deboli le sue parole c'è però, un'accusa a suo carico di violenza su una 19enne risalente al 1967, quando ancora non era deputato. Secondo il Daily Telegraph nel dossier vi era il nome di un ex deputato Tory, trovato in possesso di materiale pedo-pornografico, ma nessuna azione fu intrapresa contro di lui. Inoltre secondo il Telegraph, l'anno scorso al ministero dell'Interno si indagò su almeno tredici casi di sospetta pedofilia, nove dei quali furono poi denunciati alla polizia, con almeno quattro ufficiali del ministero coinvolti direttamente. Strettamente collegata con questa storia, parrebbe essere la Casa degli orrori. Ovvero un pensionato di Londra, la Elm Guest House, ove Scotland Yard scoprì che parlamentari, politici e funzionari organizzavano festini a sfondo sessuale con la partecipazione di bambini.

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