Washington, 7 feb. (Adnkronos/Washington Post)- Voleva fare una strage di oppositori al matrimonio gay e poi "spiaccicargli in faccia" i panini della catena di fast food Chick-fil-A. E' questo, secondo le carte processuali, il delirante progetto che aveva maturato Floyd Lee Corkins, il 28enne che lo scorso 15 agosto a Washington fu bloccato da un guardiano all'ingresso della sede di un gruppo conservatore, il Family Research council. Corkins gli aveva sparato al braccio, ma l'uomo riusci' comunque a immobilizzarlo. Sei giorni prima del suo arresto, Corkins aveva acquistato una pistola Sig Sauer in Virginia, dove le leggi lo consentono piu' facilmente . Aveva modificato l'arma per "renderla piu' efficace" e si era allenato in un poligono di tiro dello stesso stato. Aveva poi stilato una lista di quattro organizzazioni considerate anti gay e riempito il suo zaino di sandwich al pollo della Chick-fil-A, una catena di fast food allora al centro dell'attenzione per le dichiarazioni anti gay del suo proprietario. L'obiettivo, accusa la procura, era "uccidere il maggior numero di gente possibile". Comparso ieri in tribunale, Corkins si e' dichiarato colpevole e ha affermato di essere in cura per "una grave depressione. Il suo caso assume maggior rilevanza nell'attuale dibattito su una legge federale che limiti l'acquisto delle armi. Ma intanto insorgono anche i gruppi anti gay presi di mira che si dicono vittime di una campagna di odio.