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Immigrazione, Angela Merkel: "Entro il 2015 centri di registrazione in Italia e in Grecia"

Giulio Bucchi
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Dalla bilaterale Francia-Germania a Berlino sull'emergenza immigrazione esce un altro diktat a Italia e Grecia, i Paesi più esposti alle ondate di sbarchi di disperati dall'Africa e dal Medio Oriente. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto che "ci siano centri di registrazione negli Stati di arrivo dei migranti e dei profughi, in Grecia e Italia", facendolo "entro quest'anno, senza ritardo". In conferenza stampa congiunta con il presidente francese Francçois Hollande, la Cancelliera ha spiegato che i due Paesi intendono "preparare un vertice (a Malta a novembre, ndr) in cui si parti di accordi di rimpatrio con i Paesi d'origine e per maggiori sforzi per dare una vita più dignitosa ai profughi". "Ci sarà un ordine del giorno importante in questo senso ed è necessario che si facciano tutti gli sforzi necessari - ha sottolineato la Merkel -. Germania e Francia si aspettano che tutti gli Stati membri dell'Unione europea applichino totalmente il diritto d'asilo" e "chiediamo alla Commissione europea di fare in modo che ciò avvenga". Hollande: "Suddivisione giusta dei profughi" - Hollande ha invece ricordato che quella legata all'immigrazione è una "responsabilità che non può essere lasciata a un Paese in particolare, ma riguarda tutta l'Europa". Belle parole, finora non ascoltate da quasi nessuno. Per questo Parigi vuole che "i nostri ministri dell'Interno lavorino insieme e preparino un documento comune, per fare in modo che con i partner si possano avviare altre misure" in relazione agli arrivi di migranti. Hollande ha citato "una suddivisione giusta dei richiedenti asilo" tra i Paesi, il riconoscimento di "chi è entrato in modo illegale", "regole comuni e norme di accoglienza più coerenti", "maggior lotta al traffico di esseri umani e alle sue reti", una "politica si sviluppo" anche in funzione del vertice Europa-Africa in programma a Malta. "Violenze disgustose" - La Merkel ha poi definito "disgustose" le violente proteste di gruppi dell'estrema destra contro un centro di accoglienza per rifugiati siriani a Heidenau, vicino Dresda. "È disgustoso vedere come estremisti di destra e neonazisti hanno cercato di usare questo centro per diffondere un messaggio di odio. Ed è vergognoso come della gente, anche famiglie con bambini, si sia unita a loro e abbia dato sostegno  a questi fatti orribili", ha detto il portavoce Steffen Seibert, riportando il pensiero della cancelliera. "La Germania non permetterà che i rifugiati, della cui difficile situazione dovrebbero essere tutti consapevoli, possano essere accolti con slogan di odio e minacce da parte di caciaroni ubriachi", ha aggiunto il portavoce.

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