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"Truppe di terra per schiacciare l'Isis". Guerra globale: il piano definitivo

Giovanni Ruggiero
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L'impegno degli Stati Uniti nel conflitto in Siria potrebbe prevedere anche il coinvolgimento di truppe di terra oltre che il già annunciato uso dei raid aerei. In particolare sarà necessaria: "una coalizione internazionale più efficace come solo gli Stati Uniti sono in grado di mobilitare". A dirlo è stata l'ex Segretario di Stato Hillary Clinton, in corsa per le primarie del Partito democratico americano alla Casa Bianca, durante un intervento al Council on Foreign Relations a New York. Secondo la Clinton l'obiettivo "non è quello di contenere e respingere l'Isis ma di sconfiggerlo e distruggerlo - non solo in Siria ma anche in Iraq e in tutto il Medio Oriente - annientando le loro infrastrutture». Per la Clinton, dopo gli attentati di Parigi, si è entrati in "un nuova fase" che richiede un maggior lavoro di intelligence e il coinvolgimento, indispensabile, dei paesi arabi. In Siria - Per risolvere la crisi siriana, uno degli ostacoli principali è rappresentato proprio dalla difficoltà di coinvolgere più truppe di terra, ha insistito la Clinton. Mentre "i siriani curdi sono già fortemente impegnati nella lotta", i gruppi sunniti di opposizione "sono comprensibilmente reticenti a combattere contro Assad che - ha osservato l'ex first lady - ha ucciso più siriani del terrorismo, anche se sono sempre più minacciati dell'Isis". La strategia indicata dalla Clinton è qualla di "muoversi contemporaneamente verso una soluzione politica della guerra civile, che spiani la strada ad un nuovo governo con una nuova leadership, e incoraggiando più siriani a combattere l'Isis". Le truppe - La Clinton ha dunque idicato l'esigenza di "dispiegare immediatamente le forze speciali già autorizzate da Obama, preparandosi a dispiegarne ancora di più se un maggior numero di siriani si unisce alla lotta". E il rafforzato supporto degli Usa dovrebbe andare "mano nella mano con un aumentato supporto da parte dei partner arabi ed europei - ha proseguito -contemplando l'impiego di forze speciali che possano contribuire alla lotta via terra". L'ex Segretario di stato ha poi ribadito la necessità di una «no-fly zone» per impedire ad Assad di continuare ad uccidere civili con i raid aerei. Infine "le forze di opposzione a terra, con il supporto materiale della coalzione, potrebbero contribuire a creare una zona sicura per consentire ai siriani di rimanere nel loro Paese - ha concluso - anzichè fuggire in Europa. Quanto al coinvolgimento della Russia in Siria, sebbene possa "giocare un ruolo importante e siamo disponibili a lavorare con loro. Penso che in questo momento - ha avvertito - il presidente Putin stia in realtà peggiorando la situazione".

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