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Corea del Nord, 12 jet americani assediano Pyongyang: per Kim Jong-un il giorno di grazia?

Andrea Tempestini
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I venti di guerra spirano sempre più forti sulla Corea del Nord, soprattutto nei giorni della lunga visita ad Est del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il timore è che il regime di Kim Jong-un possa ordinare una qualche specie di dimostrazione di forza proprio nei giorni in cui The Donald si trova nella regione. E Washington, contro Pyongyang, gioca d'anticipo. E lancia segnali inequivocabili, il primo dei quali è la stessa visita di Trump. Ma non solo, ovviamente. I messaggi arrivano anche da manovre militari vere e proprie. Lo scorso 2 novembre, infatti, sono arrivati in Giappone i primi dodici F-35A Lightning II, jet a stelle e strisce che hanno spostato la propria sede dallo Utah alla base Kadena di Okinawa, la più grande base Usa in estremo oriente. E ancora, sono arrivati in Giappone dodici piloti dei Rude Dams, accompagnati da un contingente di circa 300 unità dell'aeronautica: si tratta - come sottolinea ilsussidiario.net - della logistica necessaria per gestire i 12 jet ultra-tecnologici. Un'altro messaggio di Washington, appunto, che mette in chiaro alla Corea del Nord che la guerra è un'opzione. Gli Usa, ora, possono colpire quando vogliono. Per approfondire leggi anche: Un arsenale mostruoso contro Kim Jong-un Ma in verità, Washington si prepara da tempo a un attacco. Si pensi infatti al fatto che lo scorso 9 agosto, sempre a Kadena, sono stati posizionati tre B-2 Spirit, bombardieri strategici nucleari, altissima tecnologia, mezzi stealth. E ancora, il sito specializzato The Aviationist ha dato conto, citando fonti locali, di una massiccia esercitazione aerea sopra al Missouri (dove si trova la grande base Whiteman) che si è svolta nella notte tra il 18 e il 19 ottobre.

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