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Immigrati, riforma del regolamento di Dublino: scontro in Europa. Salvini: vogliono fregarci

Cristina Agostini
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L'Austria considera l'Italia "un alleato forte" e se non ci sarà un'intesa sulla proposta per la riforma del regolamento di Dublino (che quantifica ricollocazione e fondi per gli immigrati) sul tavolo, al vertice dei leader Ue di giugno, alla riunione informale Affari interni di Innsbruck, a settembre (durante la presidenza austriaca), "annuncerò qualcosa come un piccola rivoluzione copernicana" sulla politica di asilo. Lo ha detto il ministro dell'Interno austriaco Herbert Kickl. Leggi anche: "Se l'Europa non ci aiuta...". Salvini, brutale minaccia: guerra totale sugli immigrati "Invece di aiutare l'Italia ci vorrebbero appesantire ulteriormente", ha sbottato Matteo Salvini: "Il governo italiano dirà no alla riforma del regolamento di Dublino e alle nuove politiche di asilo perché condannano i paesi del Mediterraneo, Italia Spagna Cipro e Malta ad essere da soli". Per il neo ministro dell'Interno "serve una risposta europea. L'Europa per il momento all'Italia ha messo solo gran dita negli occhi e io ricordo che l'Italia ogni anno lascia a Bruxelles 6 miliardi di euro in contanti. Aspettiamo che la Merkel passi dalle parole ai fatti perché finora la Germania come la Francia hanno ostacolato qualunque passo in avanti a tutela degli interessi italiani". La Germania, per esempio, si dice "aperta ad una discussione costruttiva" sulla proposta della presidenza bulgara per la riforma del regolamento di Dublino, "ma com'è attualmente non la accettiamo, ha sottolineato il segretario di Stato tedesco Stephan Mayer: "Non c'è solo l'Italia ad opporsi, anche i Paesi Visegrad e il governo tedesco". "L'Europa ha bisogno di un'intesa sulla riforma di Dublino, ma con le elezioni delle destre in Europa c'è un problema per raggiungere un compromesso. C'è un clima politico più duro. Non si tratta solo dell'Italia, ma anche la Slovenia", ha detto il ministro alla migrazione svedese Helene Fritzon.

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