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Asso 28, l'armatore italiano sbugiarda Nicola Fratoianni: "Nessuna protesta a bordo, Italia non coinvolta"

Gino Coala
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Non c'è stato nessun coinvolgimento della Guardia Costiera italiana nell'operazione di salvataggio di 101 migranti svolta dalla nave italiana Asso Ventotto, conclusasi con la riconsegna alla Libia dei naufraghi. A confermalo è l'armatore, la Augusta offshore di Napoli, che ha smentito del tutto le accuse lanciate questa mattina da Nicola Fratoianni, che si trova a bordo della nave Open Arms. Già dalle prime ore del mattino, il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva negato ogni tipo di coinvolgimento delle autorità italiana nel salvataggio. Il deputato di LeU ha quindi sostenuto che la Asso Ventotto avesse agito per conto dell'Eni, ma a stretto giro la società ha respito al mittente ogni responsabilità. Dalla ricostruzione dell'armatore napoletano emerge anche la totale assenza di episodi di tensione o protesta a bordo da parte dei 101 profughi, tra i quali 5 bambini e 5 donne incinte. Dopo il recupero del gommone ieri pomeriggio, alle 16.30 la Asso Ventotto è stata affiancata da una motovedetta libica, riporta il Corriere della sera, informando il comandante della nave che sarebbe stato scortato fino a Tripoli. Quattro ore dopo c'è stato l'arrivo nel porto libico e alle 22.10 l'operazione di sbarco è stata completata con il trasbordo dei migranti su territorio libico: "Non si sono verificati incidenti o proteste da parte dei migranti salvati, anche quando sono stati trasbordati sul battello della Coast guard libica all'interno del portoo di Tripoli".

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