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Bertolaso zittì i sismologi: "La verità non si dice"

Nicoletta Orlandi Posti
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Mentre va in scena il botta e risposta tra il ministro Clini e Associazione nazionale magistrati sulla condanna dei membri della Commissione Grandi Rischi spuntano nuovi, inquietanti "dietro le quinte" del dopo terremoto dell'Aquila. Le intercettazioni pubblicate su Repubblica, sono quelle dell'allora direttore della Protezione Civile, Guido Bertolaso che già una settimana prima della grande scossa del 6 aprile aveva chiesto ai "luminari del terremoto" di riunirsi il giorno dopo all'Aquila per "zittire subito qualsiasi imbecille", per "tranquillizzare la gente" e per dire che "cento scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa quella che fa male. Capito?". Gli scienziati capiscono. Bertolaso, dopo il terremoto, il 9 aprile qualche ora prima della vertice della Commissione nella sede dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a Roma, dice per telefono al sismologo Enzo Boschi:  "La riunione di oggi è finalizzata a questo, quindi è vero che la verità non la si dice". E ancora: "Alla fine fate il vostro comunicato stampa con le solite cose che si possono dire su questo argomento delle possibili repliche e non si parla della vera ragione della riunione. Va bene?". "Quando avete finito mi chiami e mi dici quello che vi siete detti. Eh?",  chiude Bertolaso. Per queste frasi l'ex capo della Protezione Civile è attualmente indagato all'Aquila, nel secondo capitolo del processo per il sisma.  

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