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Corsera, Stampa e Repubblica nascondono la notizia sul master di Giannino

Ferruccio De Bortoli

La "grande stampa" al lavoro per Monti e Bersani: imboscato il "master" del giornalista. Non vogliono danneggiarlo perché i voti tornerebbero al Pdl

Andrea Tempestini
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All'estero con buona probabilità avremmo assistito al ritiro del protagonista dello scandalo dalla contesa elettorale. In Italia, certo, non ci siamo abituati. Ma che il fatto che un candidato premier si sia inventato un titolo di studio sparisca dalle prime pagine dei giornali è un po' meno comune. Non si tratta di un candidato premier qualunque. In ballo c'è Oscar Giannino, accreditato di buone percentuali - intorno al 3% -, un candidato che in questa campagna elettorale sta facendo tanto, molto rumore. Come detto - certo non su tutte -, dalle prime pagine di oggi, martedì 19 febbraio, la notizia su Giannino e il falso master a Chicago che ha spaccato il suo movimento è sparita. In particolare, la notizia è sparita da quei giornali che militano contro Silvio Berlusconi (chi parteggiando per Mario Monti, chi invece per la sinistra), e che sanno che Giannino "succhia" voti al Pdl, e che dunque sanno anche che mettere troppo in evidenza la notizia delle balle da Oscar, stringi stringi, finirebbe col favorire il centrodestra. Et voilà, sulla prima del Corriere della Sera quella che è una delle notizie più succose di questa campagna elettorale non trova nemmeno una riga. Sulla prima di Repubblica? Uguale: per Giannino non c'è spazio. Una riga, invece, la trova La Stampa: una riga criptica "Scoppia un caso-Giannino". La "grande stampa", al pari di Pier Luigi Bersani e Monti, terrorizzata dalla rimonta di Berlusconi, "imbosca" le notizie che rischiano di portare acqua al mulino del Cav.

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