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Socci: non c'è niente da fare, l'Islam non è democratico

Antonio Socci

Una chimera pensare che religione di Allah e pluralismo possano coesistere. Il cristianesimo invece contiene una straordinaria apertura alla laicità

Giulio Bucchi
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Quanti sono anche da noi quelli che osannarono le cosiddette “primavere arabe” (la quasi totalità dei giornali) e pure quelli che hanno alimentato illusioni sui "Fratelli musulmani". Ma nessuno farà autocritica. E come al solito, anche in Egitto, in questi giorni, sono i cristiani che fanno le spese dello scontro. Pure se non c'entrano nulla, perché questa guerra sanguinosa è fra islamici: da una parte i Fratelli musulmani e dall'altra l'esercito di Al-Sisi, anch'egli musulmano convinto.  Decine e decine di chiese profanate, conventi e ospedali cristiani bruciati… Troppo spesso i cristiani sono capri espiatori di violenti scontri di potere altrui. Del resto pure nell'Occidente che si vuole liberale spesso il discorso pubblico ama criminalizzare a vanvera la Chiesa e i cristiani facendoli bersaglio di disprezzo pregiudiziale e di una certa intolleranza. «Capri espiatori», si diceva, nel senso spiegato dal grande filosofo René Girard: cioè come l' «agnello sacrificale» per eccellenza, Gesù Cristo. La Vittima che mette d'accordo i diversi poteri mondani. Leggi l'articolo integrale di Antonio Socci su Libero in edicola domenica 18 agosto

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