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Finto Napolitano chiama la Santanchè per chiederle di salvare L'Unità

Scherzo del sito affariitaliani.it alla deputata azzurra. Lei: "Di queste cose non parlo"

Matteo Legnani
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Le telefonate di finti onorevoli, finti Moggi e compagnia bella stanno diventando un vero e proprio filone giornalistico. Alla cui lista si è aggiunta nelle ultime ore la telefonata di un finto Giorgio Napolitano alla deputata di Forza Italia Daniela Santanchè, che nei giorni scorsi si era detta interessata a rilevare lo storico quotidiano comunista "L'Unità", che ieri ha annunciato la fine delle pubblicazioni a far data dal 1 agosto. Artefice del "fake", la redazione del quotidiano online affariitaliani.it. E' martedì 29 luglio e da poco le agenzie hanno battuto la notizia sulla chiusura de "L'Unità". Una telefonata arriva sul cellulare della Santanchè e chi parla, dall'altra parte, ha un accento napoletano inconfondibile: "Gentile onorevole buongiorno. La chiamo per manifestarle la mia preoccupazione per questa situazione del quotidiano l'Unità, che ho letto dai giornali e i miei consiglieri mi hanno informato sia difficile e più grave viste anche le proteste delle maestranze che oggi hanno compiuto questi atti..." dice il finto capo dello Stato. La Pitonessa ci casca (o forse no). E dimostrando senza alcun timore reverenziale, interrompe l'autorevole interlocutore con piglio deciso: "Presidente, scusi la blocco. Perché credo che lei dovrebbe occuparsi di altro e non del quotidiano l'Unità. Per cui pensavo che la sua telefonata fosse per altro. Io non intendo parlare con il presidente della Repubblica di quello che è anche il mio paese de l'Unità. La ringrazio". E la comunicazione si interrompe.

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