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La Kyenge e l'orgoglio congolese: "Mi chiamo Kashetu non Cècile"

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Il ministro ordina al suo staff di cambiare il nome sui documenti e i comunicati ufficiali per rivendicare le sue origini

Ignazio Stagno
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Non chiamatela infermiera e neppure Cècile. La Kyenge potrebbe offendersi. Il ministro dell'Integrazione ha dato ordine al suo staff che cura i rapporti con la stampa di "censurare" "Cécile" e di inserire nelle note ufficiali il nome di origine congolese: "Per favore, da oggi in poi io sono Kashetu Kyenge detta Cecile...". Un messaggio chiaro, soprattutto per la stampa. La richiesta di anteporre il suo vero nome, di origine congolese, al nome francese acquisito dopo il suo trasferimento in Europa ha creato qualche malumore nel suo staff. Bisogna cambiare tutta la carta intestata e i comunicati ufficiali.  Orgoglio congolese - A quanto pare la Kyenge avrebbe voluto così esprimere il desiderio di ribadire pubblicamente l'orgoglio delle proprie origini etniche e la sua provenienza geografica. Così in uno degli ultimi comunicati del consiglio dei ministri, Kyenge compare già con il nome di Kashetu. La Kyenge è nata infatti a Kambove, nella provincia congolese del Katanga da una famiglia benestante e numerosa di etnia bakunda. Il padre, funzionario statale, era capo villaggio e aveva quattro mogli e 39 figli ha deciso di chiamarla Kashetu. Eppure in nome dell'"integrazione", forse la Kynege avrebbe fatto bene a farsi chiamare Cecilia. (I.S.)

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