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Laura Boldrini, così Roberto D'Agostino spiega perché ha fatto perdere la sinistra

Giovanni Ruggiero
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La sinistra italiana non poteva raccogliere un risultato peggiore, rispetto a quello raccolto dalle urne lo scorso 4 marzo. E il bello, secondo Roberto D'Agostino intervistato da Italia Oggi, è che la sconfitta se la sono tirata addosso come una calamita con palo di ferro. C'è un mandante morale nel tonfo dei postcomunisti, anzi almeno due, cioè Laura Boldrini e Emanuele Fiano, ossessionati dal ritorno del fascismo: "La sinistra ha tirato fuori idee ideologiche, tipo l'antifascismo per casi che no nil fascismo non c'entravano nulla - ha detto il padre di dagospia.com - dimenticandosi della vita vera che è un'altra cosa e prende il sopravvento. La Tav che per farla devi aspettare un anno, il padre di famiglia che perde il lavoro, i figli che il lavoro non lo trovano. È tutta una vita precaria, sembrano banalità, ma sono i fassi in base ai quali la gente poi vota e lo fa in modo molto fluido tra un'elezione e l'altra. Della vita reale - ha aggiunto D'Agostino - i partiti non sanno più niente. Puoi sistemare tutti i tuoi in tutti i posti chiave, ma devi pure pensare a chi vota. Se si fossero fatti un giro a Porta portese con me sarebbe stato meglio, avrebbero capito qualcosa". Leggi anche: Toh, la Boldrini si è già dimenticata dell'antifascismo

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