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"La Zanzara", il dibattito su sesso e bambine che scandalizza i radioascoltatori

Le scioccanti affermazioni del regista Squitieri innescano una discussione che ormai continua da giorni

Andrea Tempestini
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A La Zanzara, il controverso regista Pasquale Squitieri afferma che "se non lo prendi, non cresci come donna". Prendere cosa? Semplice intuirlo. Il cineasta rispondeva indirettamente a Daniela Santanchè, che sempre ai microfoni della premiata ditta Giuseppe Cruciani-David Parenzo dissertava sulla nobiltà dell'atto di "non darla". Non dare cosa? Altrettanto semplice da capire. La pitonessa, in buona sostanza, spiegava alle giovani ragazze che il libertinaggio troppo spinto non è un valore aggiunto, anzi. Squitieri, da par suo, il giorno dopo sosteneva una tesi diametralmente opposta. Il punto è che ha sostenuto questa tesi con concetti, diciamo, poco ortodossi. "Con una minorenne" - "Il problema è prenderlo - spiegava il compagno di Claudia Cardinale -. Se non lo prendi, non cresci come donna. Io ho tre figlie femmine. E quando avevano dieci, dodici, tredici anni ho chiesto: Ma siete ancora vergini? Ma che vergogna. Bisogna liberarsene subito". Squitieri aggiunge: "Ho detto che era disgustosa questa cosa che fossero ancora vergini". E ancora, rispondendo a Cruciani: "Ma quale piccole... e poi oggi una ragazzina di 12-13 anni ne sa più di chiunque altro con tutto quello che ha a disposizione dall'informazione. Fanno paura.- Bisogna parlare subito di sesso, così smitizzi". Squitieri rincara: "Se sono stato con una minorenne? Sì, io avevo 21, 22 anni. Lei tredici. Poi è diventata mia moglie. L'ho sposata che era ancora minorenne, nel 1965 aveva 17 anni. Ho commesso un reato? Ma certo, un reato è andare contro le regole. Ma poi l'ho sposata". Il "dibattito" - Una tirata, quella del regista, che ha fatto e sta facendo molto parlare. Sui social network e in radio sono parecchi gli scandalizzati (a ragion veduta). Molti radioascoltatori, infatti, nel corso della trasmissione e di quelle successive hanno telefonato per stigmatizzare le dichiarazioni di Squitieri e per accusare Cruciani (Parenzo ha subito, e nettamente, preso le distanze). Cruciani viene attaccato perché la sua presa di posizione contro la tirata su "sesso & bambine" non sarebbe stata sufficientemente netta (Cruciani, com'è nel suo stile, risponde affermando di aver detto una volta che quelle di Squitieri sono idiozie e che non c'è bisogno di ripeterlo). Poi c'è pure chi telefona per affermare che Squitieri ha ragione, che dice una sacrosanta verità, e che bisogna smetterla di rifugiarsi dietro a un velo di ipocrisia. Anche questi radioascoltatori se la prendono con Cruciani. Perché? Perché ha detto che quelle del regista sono idiozie. Un circolo vizioso, insomma. Un dibattito - "le bambine di dieci anni lo devono prendere sì o no?", testuale - che da qualche giorno riempie le frequenze di Radio24.

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