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Lega Nord, Matteo Salvini a Mosca da Putin: "In Russia niente rom e clandestini"

Giulio Bucchi
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Non solo la Corea del Nord, visitata questa estate (con parlamentari di tutte le altre forze politiche, M5S e Pd compresi) anche grazie alle conoscenze di Antonio Razzi. Dopo la Scozia - omaggiata nei giorni del referendum sull'indipendenza - Matteo Salvini sta scoprendo le virtù di un altro Paese lontano. La Russia di Putin. Il leader leghista è volato a Mosca l'altro giorno, con l'obiettivo di incontrare alcuni big del governo locale e di fare capolino in Crimea. Sei giorni in tutto, con rientro giovedì. Sogno nel cassetto: discutere con Vladimir in persona. Ma salvo sorprese, Salvini non riuscirà a intercettarlo. #Mosca: no #clandestini, no lavavetri, no campi Rom. Ragazze in metropolitana alle 2 di notte senza paura. #Salvini pic.twitter.com/1MwBkFX2wu— matteo salvini (@matteosalvinimi) 11 Ottobre 2014 Fatto sta che il leader lumbard, piombato nella Piazza Rossa per proclamare la sua contrarietà alle sanzioni economiche decise da Bruxelles (e desideroso di allacciare rapporti per gli imprenditori italiani e in particolare del Nord), ha già avuto modo di apprezzare alcuni aspetti della vita moscovita. Raccontati direttamente sui social network. «No clandestini, no lavavetri, no campi rom. Ragazze in metropolitana alle 2 di notte senza paura. Qui non c'è Mare Nostrum» ha twittato ieri, ricordando la manifestazione del 18 ottobre a Milano contro l'immigrazione. Il tutto dopo aver pubblicato alcuni video in cui racconta l'esito degli incontri con alcuni esponenti del governo locale. A partire dal presidente del comitato della Duma (la Camera bassa del parlamento russo) per gli affari esteri Aleksej Pushkov. In agenda c'è anche un faccia a faccia col ministro per gli Affari della Crimea, Oleg Saveljev, visto che proprio oggi Salvini volerà nella regione che ha proclamato l'indipendenza dall'Ucraina. La Lega sarà la prima delegazione occidentale a mettere piede in Crimea. Voi preferireste vivere in Italia o in Russia? / Sondaggio In più, per il capo padano c'è un'altra fitta rete di incontri con imprenditori locali e italiani che hanno investito a Mosca e dintorni. «Con Putin si dialoga, anche per combattere l'estremismo islamico» detta Salvini. Che è in missione, tra gli altri, con alcuni parlamentari padani oltre al fedelissimo Gianluca Savoini che ha ottimi contatti a Mosca. Ripete il Matteo lumbard: «Ho spiegato come la priorità siano le nostre aziende e i posti di lavoro, vittime delle sanzioni, delle 400 società italiane che qui operano, e ricordo a Renzi che il 30% del gas che usiamo viene dalla Russia». L'altro giorno ha telefonato a Radio Padania direttamente dalla Piazza Rossa. Non mancheranno faccia a faccia con esponenti del partito di Vladimir, «Russia Unita», che erano al congresso leghista di Torino che incoronò Salvini come successore di Roberto Maroni. di Matteo Pandini

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