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Renzi vuole il rimpasto, Maria Elena Boschi vicepremier

Eliana Giusto
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Nel Pd c'è aria di attesa e si prepara un mega rimpasto. Se nonostante quei nomi di impresentabili nelle liste del partito, soprattutto in Campania, il Pd dovesse vincere sei a uno le elezioni regionali (accaparrandosi così tutte le regioni tranne il Veneto, come emerge dai sondaggi) allora per Matteo Renzi sarebbe pressoché un successo totale e questo gli permetterebbe di rivoluzionare partito, governo e gruppi. E' anche per questo che ieri martedì 12 il vicesegretario, Lorenzo Guerini, e il vice capogruppo vicario alla Camera, Ettore Rosato, hanno annullato di comune accordo, l'assemblea di gruppo che oggi avrebbe dovuto eleggere il successore di Roberto Speranza, ex capogruppo del Pd alla Camera, rinviandola a dopo le regionali. "Al momento sono tutti impegnati nelle elezioni", spiega Guerini al Giorno. Che significa che si prende tempo per allentare le tensioni interne al gruppo. Non solo. Proprio Guerini (che sarebbe gradito anche alla minoranza dem) potrebbe prendere il posto di Speranza, bruciando così Rosato, al momento candidato ufficiale, e il veltroniano Andrea Martella. A Rosato andrebbe invece un incarico all'interno del partito oppure al governo, per esempio come ministro delle Riforme.  A quel punto Maria Elena Boschi, che è l'attuale ministro delle Riforme, potrebbe diventare vice presidente del Consiglio, visto che di fatto lo è già. Oppure la Boschi potrebbe diventare lei vice-segretario unico del Pd, abolendo i due attuali. Ed è questa l'opzione al momento più concreta. Renzi infatti vuole "investire di più sul partito, finora tenuto sotto bromuro, rivitalizzarne vocazione, ruolo e struttura", spiega una fonte vicina al premier. "Quello che non funziona spiegava ieri Guerini a un collega è tenere insieme il ruolo di direzione politica e pubblica del Pd insieme a quello organizzativo".

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