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Lega Nord: "Caso Ici, la Idem si dimetta"

Josef Idem

Sebastiano Solano
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Altro che Silvio Berlusconi: le vere spine nel fianco dell'esecutivo guidato da Enrico Letta sono Cecile Kyenge, Maria chiara Carrozza e Josefa Idem, le donne che il Pd ha voluto come propri rappresentanti al governo. Se la Kyenge e la Carrozza con le loro uscite, quasi quotidiane, destabilizzano l'esecutivo delle larghe intese, la Idem - ecco l'ultimo pelosissimo caso - è stata beccata con le mani nella marmellata: avrebbe evaso l'Ici, ossia la vecchia imposta sulla casa, per tre anni consecutivi (salvo poi sanare la situazione). La Lega Nord è passata subito al contrattacco, presentando una mozione di sfiducia individuale nei confronti della Idem (in mattinata è stata presentata un'interrogazione al premier, Enrico Letta).  Idem dimettiti - Il deputato del Carroccio Gianluca Buonanno ha presentato un'interrogazione parlamentare chiedendo, a nome dell'intero gruppo parlamentare, le dimissioni del ministro Idem. Il parlamentare, introducendo la mozione di sfiducia individuale, prima scrive, tagliente: "Singolare appare come il 5 giugno, dopo soli 3 giorni dalla pubblicazione da parte della Voce di Romagna della vicenda, la signora Idem e il marito abbiano operato un ravvedimento operoso e il versamento della parte mancante dell'Imu anche per il 2013". Dalla ricostruzione della vicenda, Buonanno trae poi le conclusioni: "Idem è di origine tedesca ma ha assorbito i vizi italici. Il governo continua a chiedere sacrifici ai cittadini ma evidentemente c'è un ministro che i sacrifici non li vuole fare. Se fosse stata ministro in Germania si sarebbe già dimessa, siccome siamo in Italia le dimissioni gliele chiediamo noi". Altra grana - E in una giornata già storta, sulla Idem piovono critiche anche per la sua assenza in aula al voto finale sulla convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. Un'assenza pesante, quella del ministro per le Pari Opportunità. Ad aprire il fuoco, anche in questo caso, è il Carroccio, con Roberto Calderoli che si rivolge alla presidente di turno del Senato, Linda Lanzillotta: "Signor presidente, intervengo giusto per una verifica della regolarità delle votazioni, per segnalare un caso che mi appare abbastanza incredibile. Abbiamo fatto la prima votazione nominale sul recepimento della Convenzione di Istanbul: il ministro Idem risulta presente, ma non come votante. Mi sembra strano che il ministro non voti una mozione presentata, discussa e approvata dal Senato", ha proseguito. Pronta la replica della Lanzillotta: "La ministra Idem non è intervenuta per non riaprire la discussione, anche per deferenza all'Assemblea, ma ha chiesto che fosse registrato il suo voto, quindi risulterà votante. L'ha chiesto espressamente. Non so se la tessera non abbia funzionato, comunque la ministra Idem ha chiesto che risultasse il suo voto, quindi il voto del ministro è registrato".

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