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Napolitano ha decisoPronta la risposta per Silvio

Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi

Oggi o domani il Colle diffonderà una nota sul futuro del Cavaliere: ecco tutti gli scenari

Lucia Esposito
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Giorgio Napolitano ha deciso. Oggi o domani darà la risposta a Silvio Berlusconi sulla possibile "agibilità politica". Un segnale che il Cavaliere aspetta rinchiuso nella sua villa di Arcore. Sono ore ad altissima tensione per il Cavaliere mentre nel partito si infiamma lo scontro tra falchi che vogliono il voto subito e le colombre filo-governative che vogliono mantenere toni bassi. Il Quirinale oggi o domani diffonderà una nota in cui spiegherà la sua posizione rispetto alla possibilità di neutralizzare gli effetti penali della sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato il Cavaliere a quattro anni per frode fiscale.  Il caso è stato esaminato, il Quirinale ha tenuto conto di tutte le conseguenze politiche di una  decisione, si è tenuto conto, come spiega il Corriere della Sera, "della casistica giuridica esistente e della situazione delicata che si è venuta a creare in questo particolare momento della vita del Paese". Napolitano ha lavorata a stretto contatto con il suo consigliere per gli affari dell'amministrazione della Giustizia Ernesto Lupo. I suoi avvocati gli avrebbero consigliato di tenere i toni bassi, e di favorire con il suo "basso profilo" (magari anche prendendo in considerazione le dimissioni da senatore o la presa d'atto della condanna - un percorso che porti alla grazia. Ma ci vorrebbe una richiesta esplicita di un atto di clemenza ma bisognerebbe che i falchi rinunciassero all'idea del voto anticipato. La grazia o la commutazione della pena permetterebbe a Silvio di fronteggiare le altre grane giudiziarie in arrivo (Ruby, compravendita dei senatori). Se fossero delle condanne almeno non si sommerebbero a quella esistente.    Vota il sondaggio di Liberoquotiano Secondo voi Napolitano salverà il Cav?   Lo scenario - Berlusconi è molto arrabbiato, non vorrebbe abbassare la testa contro quella che considera una persecuzione giudiziaria che va avanti da vent'anni. I legali del Cav non escludono che la decisione del Presidente Napolitano conceda la grazia o commuti la sentenza in pena pecuniaria ma non porti davvero "all'agibilità politica" perché potrebbe lasciare intatte la pena accessoria dell'interdizione su cui dovrà pronunciarsi la Corte d'appello di Milano. Inoltre, per ottenere la grazia Berlusconi dovrebbe accettare la sentenza di condanna che lui invece rifiuta. Oppure - è l'altro scenario  - potrebbe dare la libertà personale a Berlusconi ma lasciando "che la legge Cancellieri-Severino che prevede incandidabilità e decadenza per pene sopravvenute faccia il suo corso. Berlusconi aspetta, da un lato mantiene toni bassi almeno fino a quando dal Colle non arriva il segnale sperato, dall'altro scalda i motori: la macchina organizzativa del partito si è già messa in moto per la campagna elettorale di Ferragosto. Tra poco la decisione di Napolitano che riguarda Berlusconi ma che inevitabilimente avrà effetti sulle larghe intese. 

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