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Pdl, Berlusconi: "Non potevamo accettare il governo delle tasse, ora voto il prima possibile"

Berlusconi, visto da Benny

L'ex premier spiega al partito in Campania i motivi delle crisi: "Non accettiamo l'aumento delle tasse, Iva e Imu. Sono pronto a combattere, con Forza Italia vinciamo"

Giulio Bucchi
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"Non potevamo sostenere un governo che aumenti la pressione fiscale, Iva e Imu". Spiega così, Silvio Berlusconi, i motivi che lo hanno spinto a imporre ai propri ministri le dimissioni dal governo. "Non accetteremo la responsabilità di aumentare le tasse, l'unica cosa che sa fare la sinistra", ringhia il Cavaliere intervenuto telefonicamente alla riunione del Pdl campano a Napoli, presieduta da Francesco Nitto Palma e Mara Carfagna. "In 20 anni di politica le mie vicende personali non hanno mai inciso nelle decisioni politiche". Partito diviso - "I deputati e i senatori campani sono tutti con lei, presidente", assicurano i due big. E nel giorno del suo compleanno l'ex premier ha bisogno anche di queste dimostrazioni di solidarietà, visto che già qualche colomba pidiellina si sta sfilando. "Non sono stanco di combattere, sono pronto alla battaglia", esclama al telefono il Cav. "E' un frangente difficile per tutto il Paese ma non c'erano più le condizioni per continuare a lavorare con questo governo". L'obiettivo sono le urne: "Dobbiamo andare a elezioni il più presto possibile, e con Forza Italia le vinceremo!".  

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