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Gli Stati Uniti vogliono un governo di centrodestra con Silvio Berlusconi

Giovanni Ruggiero
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A Washington pochissimi, forse nessuno, si augura che il prossimo governo italiano sia guidato dal Movimento Cinque Stelle. Il candidato premier grillino Luigi Di Maio se n'è dovuto rendere conto nel giro di pochi incontri, anche se non era proprio necessario andare negli Stati Uniti per scoprirlo. Di Maio ha incontrato al Dipartimento di Stato americano l'ex direttore per l'Europa nel Consiglio per la sicurezza nazionale, Charles Kupchan, che gli ha riservato la doccia fredda: "L'establishment della politica estera di Washington - ha detto a La Stampa - ritiene che l'Italia sarebbe meglio servita da un governo di centrodestra, o di centrosinistra, piuttosto che da un governo M5S". A non fidarsi dei grillini non sono solo i democratici, ma anche i repubblicani che dopo il trionfo del centrodestra in Sicilia non hanno più dubbi su chi abbia le carte in regola per vincere le Politiche 2018. E peggio va quando Di Maio prova a entrare nel merito delle questioni, per esempio sul contributo italiano del 2% del Pil alla Nato e la presenza delle truppe nostrane in Afghanistan. Di Maio vorrebbe ritirarle, oltre ad abbassare quella percentuale, scontrandosi però con le speranze di Donald Trump di vedere magari crescere l'aiuto italiano all'alleanza e alle missioni di Pace nel mondo. Senza dimenticare che certi accordi sono ormai belli che sottoscritti tra i governi italiano e americano, tornare indietro secondo gli esperti sarebbe la mossa peggiore per la credibilità internazionale italiana. Il giudizio di Kupchan sul Movimento non era proprio il bottino che Di Maio sperava di portare a casa: "M5S rappresenta un partito allineato con il sentimento populista, potenzialmente pericoloso per il processo di integrazione europea, e dannoso per la solidarietà transatlantica". Certo, nell'amministrazione Trump ci sarà pur qualcuno che simpatizza per i grillini, così come: "c'è stata simpatia per la Polonia, che ha virato su una direzione populista e illiberale". Quel che però trova consenso bipartisan è la speranza che il prossimo governo italiano sia guidato dal centrodestra, in accordo con il Pd, così da garantire all'Italia una stabilità credibile. Senza mezzi termini la pensa così l'ex ambasciatore a Roma, il repubblicano Mel Sembler, amico dell'attuale rappresentante Usa in Italia, Lew Eisenberg: "Tocca agli italiani scegliere il loro governo, ma io non possono nascondere che con Berlusconi avevamo lavorato molto bene".

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