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Mario Monti, altro che governo dei "professori". Il documento che spazza via i tecnici

Giulio Bucchi
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La fine della legislatura è anche tempo di bilanci. E i paragoni ogni tanto riservano sorprese. Per esempio si scopre che l'esecutivo guidato da Mario Monti è quello che, rispetto ai seguenti, ha approvato in media meno provvedimenti al mese. È uno dei dati che risulta dall'ultimo report pubblicato dall'ufficio programma del governo. Un bilancio mensile che monitora l'attuazione dei vari provvedimenti che escono da Palazzo Chigi. Per approfondire leggi anche: "Disastroso, ridicolo, patetico". Brunetta disintegra Monti Il documento analizza in particolare il periodo del governo Gentiloni, dal 12 dicembre 2016 al 20 dicembre 2017. In questo lasso di tempo sono state ben 62 le sedute del Consiglio dei ministri e 152 i provvedimenti legislativi approvati. La parte del leone la fanno come sempre i decreti: 97, ovvero il 64%. Seguono i disegni di legge: 39, cioè il 26% del totale. Infine i decreti legge: 16, ovvero il 10%. Le misure di urgenza si confermano ancora una volta lo strumento più usato da tutti i governi. Ma il dato più curioso riguarda il numero dei provvedimenti legislativi approvati in media in un mese. Dal confronto tra gli ultimi quattro governi risulta che i più secchioni sono stati Paolo Gentiloni ed Enrico Letta. A dispetto del nomignolo con cui anche i compagni di partito lo chiamano, Er Moviola, l'attuale premier ha approvato al mese in media 7,9 decreti legislativi, battendo Renzi che si ferma a 5,9. Si classifica terzo Monti (4,1) e quarto Letta (3,9). Nei disegni di legge il più lavoratore è Letta, sotto la cui guida sono stati approvati in media 8,3 disegni di legge al mese, mentre con Monti ci si ferma a 4,9, con Renzi a 4,2 e con Gentiloni a 3,2. Se guardiamo, infine, ai decreti-legge, il primo in classifica è Letta con 2,6 decreti approvati al mese, seguito da Monti (2,4), Renzi (1,7) e Gentiloni (1,3). di Elisa Calessi

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