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Paolo Savona ministro dell'Economia, guerra tra Mattarella e Di Maio e Salvini: "Inammissibili diktat dai partiti"

Giulio Bucchi
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Il caso Paolo Savona spacca Quirinale, Lega e Movimento 5 Stelle. Nella procedura che sta portando alla formazione del governo, spiegano fonti vicine al presidente Sergio Mattarella, non c'è un problema di veti sulle nomine dei ministri (nello specifico, quella di Savona all'Economia), ma in realtà la questione da superare sono i diktat posti dai partiti della futura maggioranza nei confronti del Presidente e del presidente del Consiglio incaricato.  Leggi anche: Lo sfregio a Paolo Savona. Lui ministro? No, semmai... Il vero tema infatti è l'inammissibilità di aut aut che vengono  avanzati nei confronti dello stesso Capo dello Stato e del premier incaricato. La posizione del Colle è netta e si richiama all'articolo 92 della Costituzione, secondo cui è il Presidente della Repubblica che nomina i ministri su proposta del presidente del Consiglio. Quindi, è la sintesi degli uomini di Mattarella, non si tratta di mettere veti rispetto a proposte avanzate da chi non è titolato, ma di esercitare semplicemente in piena autonomia una propria prerogativa.

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