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Governo, il colpo di Matteo Salvini all'Economia: con chi commissaria il ministro Tria, sgambetto a Sergio Mattarella

Giulio Bucchi
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Un colpo basso per Sergio Mattarella: ha fatto di tutto per cacciare dalla porta principale gli euroscettici dal governo, ma Matteo Salvini li ha fatti tutti rientrare dalla finestra. E che finestra: sempre quella dell'economia. Dopo aver rimediato a modo suo al siluro a Paolo Savona al Ministero dell'Economia (passato ai non meno delicati Affari Ue), il leader della Lega medita un altro mezzo capolavoro, sempre all'Economia. Sulla poltrona giudicata dal Colle la più importante dal punto di vista strategico, formale e sostanziale, la moral suasion di Mattarella aveva portato l'economista e tecnico Giovanni Tria. Leggi anche: Renato Brunetta e la telefonata a Tria, "occhio che..." Tutto bene, fino a che non si è iniziato a parlare di vice. E qui Salvini cala l'asso: Alberto Bagnai o Armando Siri, entrambi decisamente agguerriti sul tema euro e Ue. Nella complicata partita delle poltrone, il Movimento 5 Stelle proverà a piazzare qualcuno dei suoi al Mef, tra il fedelissimo di Casaleggio Andrea Buffagni e la mai doma Laura Castelli, No Tav con aspirazioni da economista. Dovunque cadrà, il presidente della Repubblica rischia di cadere male. Una sorta di "commissariamento" del professor Tria che può cambiare il volto e la linea del governo, e su cui il Colle stavolta non ha potere di veto (almeno per il momento).

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