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Matteo Salvini, mini-vertice col capo degli 007 all'ambasciata americana

Matteo Legnani
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Un faccia a faccia durato alcuni minuti con Alberto Manenti, capo dei servizi di sicurezza esterni. La "passerella" di Matteo Salvini (e, tra gli altri, anche di diversi ministri del governo Conte) all'ambasciata americana in occasione del 4 luglio non è stata solo strette di mano, hamburger e selfie. Con Manenti il ministro dell'Interno, che poco prima aveva visto il vicepremier di Tripoli, ha parlato di Libia, della situazione di crisi del Paese nordafricano, di quello che si può fare per intervenire e migliorare la sicurezza dell'ex Paese di Gheddafi. Poi, lo stesso Salvini ha anche annunciato che a giorni potrebbe recarsi in visita a Mosca, "per la finale dei mondiali - ha spiegato - ma anche per incontrare il capo dei servizi segreti russi, per discutere di anti-terrorismo". Salvini ha anche rivelato che "mi piacerebbe organizzare un incontro tra Russia e Stati Uniti qui in Italia, so che a breve si vedranno anche in Finlandia".

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