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Renzi premier e Berlusconi ministro?

Renzi e Berlusconi

Andrea Tempestini
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Il grande silenzio di Enrico Letta è indicativo. Il premier, eccezion fatta per una breve intervista al Tg1, non parla da trenta giorni. Osserva, e osserva in primis le manovre di Matteo Renzi, che oltre ad essersi preso il Pd ha preso in mano anche l'agenda del governo. Per riscriverla, per stravolgerla, come ha stravolto il suo stesso partito scosso dalle dimissioni dell'ormai ex presidente, Gianni Cuperlo. Oggi il tema in cima all'agenda è quello della riforma elettorale, ma una volta superato lo scoglio il segretario Pd continuerà a tentare di imporre la sua linea: il job acts, l'abolizione del Senato, la sburocratizzazione, i diritti civili. Letta, insomma, appare più uno spettatore che il dominus di Palazzo Chigi. Sindaco premier subito - E' in questo contesto che da settimane si continua a vociferare quantomeno di un rimpasto (fuori, per esempio, Fabrizio Saccomanni e Nunzia De Girolamo) o anche di un nuovo governo. La prima ipotesi di cui si è parlato è quella di un Letta-bis, caldeggiata dal premier ma non da Renzi, che vuole un cambio di passo e non un semplice cambio di poltrone. Ora, però, circola una nuova ipotesi su quello che potrebbe essere un nuovo governo, un esecutivo con Matteo Renzi a Palazzo Chigi, subito. Il fronte che immagina il blitz è trasversale, s'ingrossa di giorno in giorno: spedire Renzi al posto di Letta per provare a dare un senso a quella che, fino ad ora, è stata una delle legislature più inutili nella storia repubblicana. Il fronte pro-Renzi - Il sindaco di Firenze, per il momento, scaccia seccamente l'ipotesi: "Ho altre gatte da pelare". No grazie, insomma. Eppure, ad oggi, Matteo appare l'unico nome buono per rilanciare un patto costituente. Una circostanza da cui sarebbe persuaso anche Giorgio Napolitano. Infatti Bruno Tabacci, il navigato leader di Centro Democratico, spiega: "Mi risulta che il capo dello Stato abbia fatto un discorso molto netto a Renzi: se non dai il sostegno al governo e non rendi possibile che questa legislatura arrivi alla primavera del 2015, io mi dimetto. A meno che non sia tu a fare il governo. E non credo - ha chiosato Tabacci - che Matteo sia molto lontano da questa ipotesi". Poi Angelino Alfano, che dopo le schermaglie con Matteo e dopo l'intesa sull'Italicum rivisto e corretto, ammette: "Renzi premier subito? E' comparsa anche questa carta...". La soluzione sarebbe caldeggiata anche da diversi esponenti del Pd (non solo i renziani della prima ora) e anche da alcuni ministri. Cavalier ministro - E Forza Italia? Già, c'è anche Forza Italia, il partito con cui Renzi, sparigliando le carte, ha trovato un'intesa sulla riforma elettorale. Secondo quanto scrive Repubblica, anche gli azzurri sarebbero affascinati dall'idea di spedire Renzi a Palazzo Chigi. L'idea piace a Silvio Berlusconi, che dopo il vertice di sabato scorso al Nazareno, con i suoi collaboratori, si è fatto sfuggire una emblematica battuta: "Perché non potrei fare anche io il ministro in un nuovo esecutivo di scopo?". Poi, come a chiudere il cerchio, il commento di Daniela Santanchè: "E' chiaro che se nasce un altro governo, c'è solo Renzi". Il sindaco a Palazzo Chigi: un'ipotesi, non fantascienza. Certo, il percorso è arduo e niente affatto scontato, anche perché il precedente di Massimo D'Alema, paracaduto a Palazzo Chigi senza il voto, spaventa sia Renzi sia il Pd. Ma il percorso esiste...

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