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Sicurezza alimentare e allergie“Gran passo avanti per l'Italia”

Maria Rita Montebelli
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In Italia, una persona su 4 soffre di allergie; di queste, l'8% è affetto da allergie alimentari. Si stima che venga colpito tra il 2 e il 4% della popolazione adulta e l'8% dei bambini, percentuali che gli studi scientifici danno in continuo aumento. Circa 2 milioni di pazienti in Italia, 570.000 con meno di 18 anni, accoglieranno dunque con soddisfazione il riconoscimento di una norma di civiltà in favore del soggetto allergico e dell'inclusione sociale. “Non solo l'allergia alimentare è sempre più diffusa, ma – sottolinea la Dott.ssa Paola Minale, Unità Operativa di Allergologia IRCCS San Martino di Genova – sono in aumento i casi gravi e, di conseguenza, i ricoveri in Pronto Soccorso; molti bambini colpiti e per questo ci impegniamo ancora di più dal punto di vista clinico. In Liguria abbiamo dato il via al progetto GAIA (Gruppo Allergie e Intolleranze Alimentari) per creare una rete tra ospedali, scuole, ristoratori e istituti alberghieri, coinvolgendo le Istituzioni e le Associazioni di pazienti. L'obiettivo – continua Minale - è quello di realizzare un polo di riferimento per le problematiche legate alle allergie, creare un legame formativo scuola-lavoro e promuovere la sicurezza alimentare in tutto il Paese, con azioni globali e integrate a favore dei pazienti con allergie alimentari, in particolare i bambini e gli adulti a rischio anafilassi da cibo e i soggetti affetti da celiachia”.  Un anno importante. A pochi giorni dall'entrata in vigore in Italia del Regolamento dell'Unione Europea 1169 del 2011 sull'etichettatura degli alimenti, FederASMA e ALLERGIE Onlus saluta con favore questo passo avanti nella sicurezza alimentare a garanzia di una migliore qualità della vita dei pazienti allergici. La norma, infatti, rende obbligatoria,per tutti gli operatori del settore alimentare – dai ristoranti alle mense, dai bar alle pasticcerie e agli ospedali – l'indicazione nei menù della presenza di allergeni nei cibi destinati al consumatore finale.“L'attuazione diretta della norma europea - dichiara Monica De Simone, Presidente di FEDERASMA e ALLERGIE Onlus – non solo tutela le persone con allergie alimentari, ma è anche il riconoscimento di una cultura della diversità. Il grande lavoro svolto a livello europeo, condotto insieme alla European Federation of Allergy and Airway Diseases Patients Associations (EFA), di cui facciamo parte, porterà i suoi frutti anche nel nostro Paese. A giovarne – continua De Simone – sarà la stessa ristorazione pubblica, finora a rischio per le persone con gravi allergie alimentari e ad essi in parte preclusa. L'indicazione per iscritto degli allergeni è infatti un'occasione per mostrare trasparenza e serietà, e un'ulteriore opportunità di esaltazione dell'ottima qualità dell'offerta italiana, oltre al fatto che contribuirà a scongiurare il pericolo, sempre molto concreto, di crisi anafilattiche con esiti fatali”.L'attuazione del regolamento è giunta proprio alla vigilia delle festività natalizie, periodo di “abbuffate” potenzialmente pericolose per adulti e bambini con allergie o intolleranze alimentari. Tra gli alimenti più ‘a rischio' del Natale, la frutta secca con guscio (noci, arachidi, mandorle e nocciole) e i crostacei (aragoste, gamberi e gamberoni), alimenti che tradizionalmente riempiono i cesti natalizi e le tavole imbandite a festa. (STEFANO SERMONTI)

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