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Vladimir Putin, la funesta profezia di Edward Luttwak: "Così crollerà lo zar"

Andrea Tempestini
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Una profezia firmata da Edward Luttwak, il controverso analista americano di geopolitica ed intelligence. Lo "yankee" Luttwak, interpellato da Affaritaliani.it, si produce in un pronostico sull'eterno rivale, non più sovietico ma soltanto russo. Si parla di Vladimir Putin, e premette: "L'Unione europea e l'Occidente non hanno avuto la forza di fermarlo. In Russia prima c'è stata la fuga dei capitali, poi la fuga dei cervelli con molti esperti russi che sono andati nella Silicon Valley. Adesso che c'è stata questa emigrazione dell'élite e di capitali e con la caduta del prezzo del petrolio l'economia russa anziché reagire in modo flessibile ha subito bruttissimi colpi". Luttwak prosegue: "La Borsa di Mosca precipita perché c'è un vuoto di soldi e di persone. L'Ue e l'Occidente non sono riusciti a fermare Putin e ora è l'economia a fermarlo", spiega. Già, perché "il presidente è molto indebolito ed è a rischio l'equilibrio politico della Federazione". E allora, secondo Luttwak, che cosa può accadere? "Non ci sarà alcun ritorno al comunismo - premette -. Tutto quello che si chiama comunismo e quindi anche il nazionalismo alla Putin esce indebolito da questa crisi". Dunque la profezia: "Ora in Russia è possibile un cambiamento radicale della politica. Se il presidente a retromarcia rapidamente può ancora salvarsi, con Putin che di fatto sostituisce Putin, ma deve occuparsi di più di welfare e del popolo russo e non pensare alla grandezza della Federazione e alla vittoria strategica. Ma l'autorità e l'autorevolezza di Putin - sottolinea - sono già crollate e può anche perdere il potere. E se cade Putin si scredita tutta la linea nazionalista. A quel punto - conclude - è possibile che in Russia nasca un governo filo-occidentale e filo-europeo".

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