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Giorgia Meloni a Non è l'arena: "George Soros, così vuole uccidere l'Italia. Blocco navale in Libia"

Davide Locano
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Sul caso Aquarius, la nave piena di immigrati a cui Matteo Salvini ha vietato di approdare in Italia, Giorgia Meloni mostra di avere idee ancor più dure, e le espone a Non è l'arena di Massimo Giletti su La7. "Il problema non si risolve chiedendo a Malta di accogliere le navi e gli immigrati. La questione si risolve andando in Europa il 28 e il 29 di giugno al Consiglio europeo e chiedere all'Europa una missione europea che produca un blocco navale al largo delle coste della Libia. Il problema non è capire dove farli sbarcare, ma capire come si impedisce a quelle persone di partire dalla Libia", afferma la leader di Fratelli d'Italia, che invoca dunque il blocco stradale. Leggi anche: Toh, chi è la bestia che minaccia di morte Giorgia Meloni Dunque, la Meloni continua: "Altra questione da risolvere è quella delle Ong. La soluzione non è dire noi chiudiamo i porti e non le facciamo attraccare. Forse la soluzione è farle entrare in porto, le sequestriamo, denunciamo gli equipaggi per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e tratta degli esseri umani, e vediamo quante navi si compra George Soros quando le sequestriamo", picchia durissimo. E ancora: "Ricordiamoci che le ong sono spesso pagate da qualcuno che lavora per distruggere gli stati nazionali, per immettere mano d'opera a basso costo che sia utile al grande capitale. Tra questi c'è il grande finanziere George Soros", conclude tra gli applausi dello studio.

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